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La Medaglia OrtoMed 2022 a Paolo Veronesi: “Non basta vincere il cancro, occorre anche una buona qualità di vita”

Nel corso del XVII Congresso OrtoMed, il Professor Paolo Veronesi, Direttore di Senologia Chirurgica presso l’Istituto Europeo di Oncologia di Milano, ha ricevuto la prestigiosa Medaglia Ortomed. “Non basta sconfiggere il cancro – ha dichiarato -, dobbiamo anche assicurare alle donne una buona qualità di vita dopo il cancro. Prendersi cura preventivamente delle ricadute delle terapie sull’osso è essenziale per poter permettere a tutte una buona qualità di vita” Firenze 16 Dicembre 2022 | È in corso in questi giorni (dal 15 al 17 dicembre) al Palazzo degli Affari di Firenze il XVII Congresso OrtoMed. La Società scientifica OrtoMed, (Società Italiana di Ortopedia, Medicina e delle Malattie Rare dello Scheletro è nata con lo scopo di sostenere l’attività di ricerca scientifica nel settore delle malattie metaboliche dell’osso e dell’osteoartrosi, così come le loro ricadute in campo ortopedico. Unisce oggi centinaia di specialisti operanti in campi diversi (endocrinologi, ortopedici, dentisti, biologi), raccolti intorno all’obiettivo della salute dell’osso. Ortopedici e gli specialisti di malattie del metabolismo osseo hanno capito che occorre fare squadra, imparando a gestire insieme i pazienti per avere risultati migliori. A questo scopo, ogni anno, nel corso del convegno, è assegnata (tra agli altri premi) la prestigiosa Medaglia Ortomed, attribuita a una figura che si sia distinta proprio in questa visione collaborativa e cooperativa tra vari indirizzi della pratica medica. Quest’anno la medaglia è stata consegnata dalle mani della Professoressa Maria Luisa Brandi, Direttore esecutivo di OrtoMed, al Professor Paolo Veronesi. [...]

2022-12-16T14:55:10+01:0016 Dicembre 2022|

Che ruolo ha la supplementazione di vitamina D nella gestione delle malattie muscoloscheletriche?

La vitamina D svolge un ruolo importante nel determinare una sana crescita del bambino e nell’omeostasi del calcio e del fosfato. Nell'uomo, la fotosintesi a livello cutaneo è la principale fonte di vitamina D, seguita dalla dieta; quando l'esposizione solare è limitata o in caso di carenza di vitamina D assunta con la dieta, si raccomanda l'integrazione, in particolare nei soggetti anziani. Un team di esperti facenti capo all’European Society of Clinical and Economical Aspects of Osteoporosis, Osteoarthritis and Musculoskeletal Diseases (ESCEO), ha recentemente analizzato la letteratura e discutere l'attuale stato dell'arte sui seguenti argomenti: Epidemiologia della carenza di vitamina D: recenti dati di prevalenza indicano che con una soglia di 50 nmol/L di vitamina D si contano 390 milioni di soggetti con valori ematici al di sotto di essa, contro i 120 milioni al di sotto della soglia di 30 nmol/L, tra Europa e Stati Uniti. Tassi di prevalenza che destano preoccupazione e che richiedono un intervento sia dal punto di vista della sanità pubblica che dal punto di vista clinico. Fattori prognostici negativi per bassi livelli di 25(OH)D in tutti gli studi analizzati erano considerati l’età, elevati BMI, uso di ausili per la deambulazione, tempo limitato trascorso all'aperto nella stagione estiva, fumo, assenza di integrazione con calcio, multivitaminici o con vitamina D su prescrizione medica o auto-somministrata, la presenza di uno stato di infiammazione, pazienti con sindromi da malassorbimento, chirurgia bariatrica e sindrome nefrosica. In Europa, se si [...]

2022-12-05T10:03:57+01:002 Dicembre 2022|

Efficacia e sicurezza dell’esercizio terapeutico nel migliorare densità minerale ossea e funzionalità in donne in post-menopausa con osteopenia e osteoporosi

L'esercizio terapeutico è indicato come una potenziale strategia per la gestione dell’osteoporosi, in quanto è noto che l'osso risponde preferenzialmente ai carichi meccanici che inducono deformazioni di entità elevata ad alta intensità o frequenza. L’allenamento ad alta intensità e resistenza denominato HiRIT (high-intensity, progressive resistance and impact weight-bearing training) può essere impiegato per generare tali carichi. Ad oggi, però le linee guida per l'esercizio dell'osteoporosi consigliano solo esercizi di intensità moderata (dal 70% all'80% 1 ripetizione massima, RM, da 8 a 15 ripetizioni) per singoli gruppi muscolari, che difficilmente generano sull’osso il necessario impatto per stimolare una risposta osteogenica. L'obiettivo primario di questo trial randomizzato e controllato (RCT) pubblicato da Watson et al. sul Journal of Bone and Mineral Research consisteva nel determinare l'efficacia di un trattamento HiRIT di breve durata e mirato sull'osso per migliorare la densità minerale ossea (bone mineral density, BMD) a livello del collo femorale (FN, femoral neck) e del rachide lombare (LS, lumbar spine) nelle donne in post-menopausa con valori da bassi a molto bassi di BMD rispetto a un programma di esercizio a bassa intensità. Gli obiettivi secondari erano determinare se HiRIT migliorasse l’architettura ossea, la funzione fisica e se è sicuro nelle donne in postmenopausa con BMD ridotta. Sono state arruolate 101 donne di età compresa tra 65 ± 5 anni, in post menopausa con BMD ridotta (il T-score LS e FN dei partecipanti inclusi nello studio variava da 0,0 a -3,9 con [...]

2022-12-05T09:58:52+01:0029 Novembre 2022|

Un passo avanti nella cura delle fratture in Italia: ne parla un articolo su “Osteoporosis International”

Un importante articolo sul numero di novembre 2022 di “Osteoporosis International” illustra il percorso intrapreso dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) ai fini della certificazione di numerosi centri FLS (Fracture Liaison Services) in Italia. I centri riconosciuti idonei sono quelli che aderiscono correttamente a un modello esemplare di cura post-frattura, che prevede un approccio multidisciplinare, in un processo che parte dalla cura della frattura, procede poi con l’inquadramento diagnostico, e avvia quindi adeguati programmi di prevenzione secondaria per evitare le rifratture.Sul numero di novembre 2022 della rivista scientifica “Osteoporosis International” è stato pubblicato un importante articolo che presenta il percorso intrapreso dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) ai fini della certificazione di numerosi centri Fracture Liaison Service (FLS) in tutta Italia, iniziativa che rappresenta un fondamentale passo avanti per il miglioramento della cura e della gestione delle fratture da fragilità nel nostro Paese.L’articolo, dal titolo Fracture liaison service model: project design and accreditation, vede come autori U. Tarantino, C. Greggi, V.V. Visconti, I. Cariati, R. Bonanni, B. Gasperini, R. Iundusi, E. Gasbarra, P. Tranquilli Leali e M. L. Brandi, ed illustra i passi compiuti dalla Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT) per l’accreditamento del modello di FLS in diverse Unità di Frattura italiane, allo scopo di arrivare ad un approccio multidisciplinare ed uniforme per la gestione del paziente con frattura da fragilità.L’osteoporosi e le conseguenti fratture da fragilità, in particolare le fratture femorali, rappresentano un [...]

2022-11-28T17:37:21+01:0028 Novembre 2022|

La prestigiosa European Hormone Medal 2023 assegnata alla Prof.ssa Maria Luisa Brandi

La Prof.ssa Maria Luisa Brandi è il primo medico-scienziato italiano a ricevere il prestigioso riconoscimento per i suoi importanti contributi nel campo dell’endocrinologia clinica. La medaglia sarà consegnata nel maggio 2023, nel corso del Congresso Europeo di Endocrinologia che si terrà a Instanbul Firenze 03 Novembre 2022 | La European Society of Endocrinology assegna ogni anno la European Hormone Medal: si tratta di un prestigioso premio attribuito a cadenza annuale a uno scienziato di livello europeo che si è particolarmente distinto per i suoi contributi nel campo dell’endocrinologia clinica. Fondazione FIRMO è particolarmente lieta di annunciare la recente notizia che la European Hormone Medal 2023 sarà assegnata alla Prof.ssa Maria Luisa Brandi, Presidente di Fondazione FIRMO e di OFF (Osservatorio Fratture da Fragilità). “È un grande onore per me ricevere questa medaglia: il riconoscimento dell’utilità dei propri studi è il faro che guida l’attività di ogni scienziato. Fin da giovanissima, quando ho intrapreso questo percorso, avevo ben preciso l’obiettivo, il desiderio di adoperarmi perché le mie ricerche dessero un concreto aiuto allo sviluppo della conoscenza endocrinologica, per contribuire a capirne meglio meccanismi ancora inesplorati e aprire nuove vie diagnostiche e terapeutiche. Spero che questa medaglia sia anche di stimolo per le nuove generazioni di ricercatori italiani: c’è ancora così tanto da fare e con impegno e abnegazione i risultati arrivano” – dichiara la Prof.ssa Maria Luisa Brandi. Il contributo della scienziata italiana nel campo delle ricerche in endocrinologia è internazionalmente [...]

2022-11-04T11:16:31+01:004 Novembre 2022|
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