La gonartrosi rappresenta una patologia degenerativa associata a dolore cronico e limitazione funzionale, che compromette significativamente l’articolarità e la qualità di vita, soprattutto negli anziani. Clinicamente si presenta con dolore diffuso nella regione anteriore del ginocchio, con possibile irradiazione distale. Nelle fasi avanzate, è frequente la comparsa di dolore persistente nelle ore notturne, che può interferire con la qualità del sonno. Data la popolazione in progressivo invecchiamento e l’aumento dei pazienti con obesità, si prevede che questa problematica sia destinata a crescere. Gli interventi non farmacologici attualmente utilizzati per la gestione della gonartrosi comprendono: rieducazione motoria, controllo del peso corporeo e programmi strutturati di autogestione e potenziamento dell’autoefficacia del paziente. Per quanto riguarda i farmaci antinfiammatori non steroidei, sia topici che orali, sono fortemente raccomandati. Tuttavia, i FANS offrono un sollievo sintomatico di breve durata causando effetti collaterali considerevoli che impattano sui sistemi cardiovascolare, gastrointestinale, renale ed epatico. Le iniezioni intra-articolari di corticosteroidi sono raccomandate quando altri trattamenti farmacologici risultano inefficaci o inappropriati, ma forniscono un sollievo di breve termine (da 2 a 10 settimane).

Linee guida recenti sconsigliano o raccomandano con cautela l’uso di iniezioni intra-articolari di acido ialuronico, a causa del sollievo minimo dal dolore e del potenziale aumento di eventi avversi. Per quanto riguarda l’agopuntura essa è un trattamento sicuro e ampiamente utilizzato per la gestione del dolore cronico. Diversi studi hanno dimostrato che l’agopuntura può ridurre significativamente il dolore, migliorare la funzionalità e aumentare la qualità di vita nei pazienti con gonartrosi. Attualmente, le evidenze sugli effetti a lungo termine dell’agopuntura indicano miglioramenti sia sul dolore che sulla funzionalità rispetto ad un trattamento fittizio di agopuntura. In questa revisione, abbiamo esaminato fli effetti a lungo termine dell’agopuntura dopo il trattamento. Pertanto, abbiamo condotto questa revisione sistematica e metanalisi seguendo il Cochrane Handbook for Systematic Reviews of Interventions, versione 6.3 in conformità alle linee guida Preferred Reporting Items for Systematic Reviews and Meta-Analyses (PRISMA). La revisione è stata registrata in modo prospettico su PROSPERO (CRD42023446663). Abbiamo analizzato 8258 studi, dopo aver rimosso i duplicati sono stati identificati 332 studi di cui 10 trial clinici controllati randomizzati. Gli studi inclusi comprendevano 3221 partecipanti, sono stati pubblicati tra il 2005 e il 2023 e gli studi sono stati condotti in vari paesi, tra cui Cina, Germania, Stati Uniti, Regno Unito, Spagna e Australia .

La frequenza del trattamento variava da 1 a 3 volte a settimana, per un periodo di 4 a 12 settimane e la durata dell’osservazione andava da 4 a 12 mesi. L’età media dei partecipanti era per lo più superiore ai 60 anni. In nove studi, la maggioranza dei partecipanti era di sesso femminile. Abbiamo considerato solo studi pubblicati in lingua inglese e non abbiamo incluso pubblicazioni in cinese poiché, dalla nostra ricerca preliminare sui database cinesi, è emerso che la maggior parte degli studi erano riportati in modo insufficiente e privi di risultati disponibili post-trattamento. Un ricercatore ha eseguito una ricerca sistematica su PubMed, EMBASE, Web of Science e Cochrane Central Register of Controlled Trials dall’inizio fino al 31 marzo 2023. Successivamente, abbiamo aggiornato la nostra ricerca fino al 4 novembre 2023. Due ricercatori hanno selezionato gli studi in modo indipendente e le eventuali divergenze sono state risolte tramite discussione. Abbiamo esaminato studi clinici randomizzati pubblicati sull’agopuntura in pazienti di età pari o superiore a 18 anni con diagnosi di gonartrosi. Sono stati esclusi i pazienti con una storia di interventi chirurgici o traumi al ginocchio e sono stati considerati studi clinici randomizzati in cui l’agopuntura prevedeva l’inserimento di aghi nella cute. Sono state incluse l’agopuntura auricolare, addominale e del cuoio capelluto, mentre sono stati esclusi la tecnica del fuoco, l’ago riscaldato e l’iniezione in punti di agopuntura. L’agopuntura manuale, l’elettroagopuntura e il dry needling sono stati considerati idonei. Il gruppo di controllo includeva o l’agopuntura simulata o il trattamento abituale, la lista d’attesa o l’esercizio fisico e gli interventi farmacologici. Sono stati esclusi studi che confrontavano diversi tipi di agopuntura, che non prevedevano follow-up a lungo termine e con sample size ridotti.

Gli outcome primari erano rappresentati dalle variazioni rispetto al valore iniziale per quanto riguarda il dolore e la funzionalità, misurati utilizzando le scale sul dolore mentre per quanto riguarda la funzionalità è stata utilizzata la scala WOMAC. È emerso che l’agopuntura offre potenziali miglioramenti sulla funzionalità e sul dolore fino a 4-5 mesi dopo la fine del trattamento rispetto all’agopuntura fittizia. L’agopuntura potrebbe fornire una riduzione dal dolore clinicamente importante e duraturo e miglioramenti funzionali fino a 5 mesi rispetto al trattamento abituale e fino a 6 mesi rispetto al diclofenac. Per quanto riguarda l’agopuntura rispetto a nessun trattamento, uno studio ha indicato miglioramenti nel dolore e nella funzionalità fino a 3 mesi post-trattamento, mentre un altro ha riportato una riduzione significativa del dolore e un miglioramento funzionale solo al termine del trattamento, senza mantenimento a 9 mesi dalla fine del trattamento. Tuttavia, l’agopuntura come add on alla rieducazione motoria non ha mostrato superiorità rispetto all’ agopuntura fittizia. Nella nostra revisione sono stati inclusi due studi sul Dry needling ma entrambi gli studi presentavano potenziali carenze metodologiche che hanno limitato i risultati. Dato il numero limitato e la variabilità degli studi disponibili, è necessario un ulteriore approfondimento sul trattamento con Dry needling.

Inoltre, due ricercatori hanno valutato indipendentemente il risk of bias negli RCT utilizzando la versione 2 dello strumento di valutazione del rischio di bias della Cochrane (RoB 2). La valutazione di RoB 2 ha indicato un alto rischio di bias per cinque studi in cui il rischio principale riguardava i dati mancanti sugli esiti. In conclusione, nei pazienti affetti da gonartrosi, l’agopuntura può aiutare a ridurre l’infiammazione, migliorando la circolazione ematica in quanto rilascia neurotrasmettitori endogeni e attiva il sistema nervoso autonomo alleviando il dolore. Il sistema nervoso centrale può integrare segnali afferenti e regolare i riflessi autonomi somatosensoriali per produrre effetti antinfiammatori e analgesici.

L’agopuntura potrebbe offrire miglioramenti nel dolore e nella funzionalità nei pazienti affetti da gonartrosi per un periodo da 3 a 6 mesi dopo la fine del trattamento. L’agopuntura può essere un’opzione per evitare o ridurre l’uso di farmaci o nei casi in cui gli interventi farmacologici non sono raccomandati.

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Alessandro de Sire
Professore Associato di Medicina Fisica e Riabilitativa
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche
Università “Magna Graecia” di Catanzaro
Coordinatore Nazionale della Sezione OrtoMed Giovani

Articolo recensito:
Chen H, Shi H, Gao S, Fang J, Yi J, Wu W, Liu X, Liu Z. Durable Effects of Acupuncture for Knee Osteoarthritis: A Systematic Review and Meta-analysis. Curr Pain Headache Rep. 2024 Jul;28(7):709-722. doi: 10.1007/s11916-024-01242-6. Epub 2024 Apr 18. PMID: 38635021; PMCID: PMC11271378.