L’osteoporosi è una patologia che richiede un intervento urgente da parte delle istituzioni Nazionali, considerando come la prospettiva di vita sta rapidamente crescendo in Italia. Anche l’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha più volte richiamato sull’osteoporosi che interessa oltre 75 milioni di persone negli Stati Uniti, in Europa ed in Giappone e, soprattutto, sulle fratture da fragilità.

Il 40% della popolazione incorre in una frattura del femore, di vertebra o di polso, nella maggioranza dei casi dopo i 65 anni, con rilevanti implicazioni sociali ed economiche, costituendo pertanto una delle principali sfide nei prossimi anni.

Il modo più efficace per arginare l’osteoporosi e il rischio di frattura è l’attuazione di una politica di prevenzione e diagnosi precoce nell’ottica di una strategia di azione multidisciplinare in cui interagiscono le diverse componenti specialistiche coinvolte.

In quest’ottica, la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nella seduta del 10 maggio 2018, ha ratificato un documento di indirizzo, denominato “Una strategia di intervento sull’osteoporosi”.

Alla stesura di questo importante documento hanno partecipato oltre a membri del Ministero della Salute, di FederAnziani e al Rappresentante delle Regioni, esponenti di spicco di Società Scientifiche Italiane che hanno come obiettivo la cura e la prevenzione dell’osteoporosi: Società Italiana di Ortopedia, Medicina e delle Malattie Rare dello Scheletro (OrtoMed), Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS),  Società Italiana di Endocrinologia (SIE), Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia (SIGO) e Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (SIMG).

La Professoressa Maria Luisa Brandi, Ordinario di Endocrinologia presso l’Università degli Studi di Firenze, Direttore Esecutivo dell’OrtoMed e Presidente della Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso (FIRMO) ha dichiarato a riguardo dell’accordo raggiunto che

“Si tratta di un passaggio fondamentale. Un intervento coordinato delle Istituzioni è imprescindibile, se vogliamo condurre una lotta seria contro questa malattia e i costi sociali che comporta. Solo con l’elaborazione di una strategia unitaria, che preveda interventi di prevenzione e gestione della patologia e delle sue complicanze, potremo ottenere risultati tangibili. Tra l’altro è da sottolineare come l’attuazione delle linee guida indicate nel documento non comporterà alcun aggravio di oneri a carico della finanza pubblica. Quello intrapreso è dunque un percorso estremamente virtuoso, nel quale ci sono solo risvolti positivi”.

Un accordo del genere condurrà ad una rete integrata per il raccordo programmatico degli interventi di prevenzione, diagnosi precoce e cura dell’osteoporosi.

Alessandro de Sire
Coordinatore Nazionale della Sezione OrtoMed Giovani
Dipartimento di Specialità Medico-Chirurgiche e Odontoiatriche
Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Il documento recensito è disponibile sul Sito Web:
http://www.statoregioni.it/DettaglioDoc.asp?IDDoc=64820&IdProv=21832&tipodoc=2&CONF=CSR